ETRAN
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Alcune persone che hanno difficoltà di comunicazione hanno anche difficoltà motorie e trovano difficile indicare con una mano o un dito su una tabella cartacea o gestire schede di comunicazione. Se hanno un buon controllo dello sguardo, possono essere in grado di utilizzare un Etran.
Il partner di comunicazione è rivolto verso l'utilizzatore e tiene il pannello ETRAN tra di loro. L'utente guarda alla lettera, simbolo, o una parola che vuole dire.
Inizialmente, per fare una prova di verifica della possibilità d'uso di questa metodologia un simbolo o una parola verranno messi in ciascun angolo. Quando utente e partner comunicativo saranno diventati più abili, i simboli/lettere potranno essere aggiunti sul pannello in ogni posizione.
Il metodo può essere sviluppato utilizzando sistemi alfabetici e/o numerici o simbolici.
L'aggiunta di elementi di codifica numerici o colorati faranno sì che più elementi potranno essere accessibili all'utente.
"ETRAN" è uno strumento di comunicazione semplice, economico, facilmente trasportabile e flessibile nell'uso:
consiste in un pannello trasparente, di norma rigido (in alcuni casi inserito in una fessura di una base larga circa 10 cm, perciò, smontabile e trasportabile), ma spesso anche flessibile.
Sul pannello possono essere applicate lettere dell'alfabeto, simboli, piccoli disegni (es. con adesivi o con pennarelli indelebili).
È importante che tra un elemento e l'altro sia mantenuto uno spazio vuoto, in modo da non coprire l'intera superficie del pannello e da consentire attraverso il solo sguardo, una facile individuazione dell'elemento voluto.
Il pannello va posto in posizione frontale, fra l'utente e l'interlocutore, in modo tale da garantire che lo sguardo di entrambi sia direttamente/reciprocamente osservabile.
- L'utente indicherà la lettera, o il simbolo con il suo sguardo... così lettera per lettera sarà possibile comporre parole e frasi anche molto lunghe.
- L'interlocutore rafforzerà/confermerà l'indicazione con una conferma vocale (e/o con un accompagnamento manuale corrispettivo allo sguardo inviato).
La conferma vocale non deve essere una richiesta di ulteriore conferma, è il cenno che l'elemento è stato identificato ed allo stesso tempo un via libera per l'utente per passare all'elemento successivo.
L'utente da parte sua mantiene lo sguardo fisso sul pannello fino a che l'interlocutore non avrà pronunciato esattamente l'elemento che l'utente sta indicando con lo sguardo. A riconoscimento avvenuto, senza altro cenno, l'utente passerà immediatamente all'indicazione dell'elemento successivo. - L'interlocutore dovrà con le proprie mani assecondare il movimento dello sguardo del non parlante, spostando il pannello in modo che l'area su cui viene a trovarsi lo sguardo dell'utente sia in posizione frontale rispetto a quest'ultimo, non laterale o troppo in alto o in basso, e posto in modo tale che sia possibile un contatto visivo fra lui e l'utente nel momento in cui l'utente avrà fermato il proprio sguardo sull'elemento che gli interessa, attraverso la lettera osservata dall'utente.
- Non esiste una regola fissa per il posizionamento degli elementi sul pannello, esistono però alcune strategie facilmente riproducibili: ad esempio il distribuire gli elementi su due o tre righe.
Nel caso di un pannello alfabetico si possono distribuire le lettere procedendo in maniera lineare, dalla sinistra a destra, dall'alto al basso.
O si possono distribuire le lettere per gruppi dividendo il pannello in 4 settori e mantenendo la stessa sequenza di distribuzione delle lettere in ciascun settore.
Questo tipo di soluzione, ETRAN, è fondamentale nei casi di patologie neurologiche progressive, ad esempio la SLA o per i pazienti affetti da Sclerosi Multipla, e spesso con alcuni pazienti con tetraparesi spastica ed in tutte quelle situazioni, anche temporanee, in cui non ci sia altra possibilità di comunicazione veloce se non l'uso dello sguardo.
Un Etran sempre a portata di mano, è utilizzabile con chiunque. È buona norma avere un foglio su cui siano descritte le regole per usarlo.
È un sistema facile ed economico ma estremamente "potente" per colloquiare in modo "naturale" con chiunque. È uno strumento da non dimenticare in un cassetto, o su un tavolo, va portato sempre con sé e deve essere sempre a disposizione...
Vi permetterà di farvi capire sempre ed aiuterà i famigliari dei pazienti a superare quelle penose situazioni di impasse in cui non si riesce a capire quello che una persona non parlante sta cercando di comunicarci.
Nei corsi di formazione, e nelle consulenze dirette sui pazienti, una volta mostrato il funzionamento di questo dispositivo, preghiamo i familiari di provare loro stessi l'uso di questo strumento per verificarne la facilità d'uso ed immediatezza ma anche per capire dove e quando si sbaglia nell'uso di uno strumento di questo genere… pertanto invitiamo anche chi leggerà queste pagine a non esimersi dal provare direttamente l'uso di un ETRAN prima fra persone "parlanti", poi con il paziente...
Vai alla pagina prodotto ETRAN (CEA712)
Se ne volete un modello già fatto scrivete a: supportotecnico[AT]easylabs.it
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